lunedì 29 giugno 2009
LA CONVERSAZIONE DALLA QUALE NASCERA' IL PROSSIMO PROGETTO DI COMUNICARTE!
Ho una proposta da farti
DEBORA: dimmi
annamaria.morelli87: non so se hai letto il commento ke ho fatto sul tuo blog
DEBORA: si
annamaria.morelli87: cmq mi è piaciuto
DEBORA: più d uno se nn sbaglio....
annamaria.morelli87: ok
si , tra le varie cose
ho detto ke condividevo con te l'interesse per la comunicazione
DEBORA: si
annamaria.morelli87: attraverso le diverse forme di arte
DEBORA: si
annamaria.morelli87: usate quasi come una "valvola di sfogo"
..passami il termine
DEBORA: sisi
capito
espressione
annamaria.morelli87: visto ke entrambe siamo alla ricerca di materiale e sopratutto di COLLABORAZIONE
DEBORA: si
annamaria.morelli87: per arricchire il contenuto del blog
DEBORA: si
annamaria.morelli87: e renderlo dinamico
ti propongo una sorta di collaborazione
DEBORA: dimmi
annamaria.morelli87: uno scambio di punti di vista
nuove forme di espressione
DEBORA: ma sottoforma di post
cioè diventiamo coautrici
l'1 dell'altra????
annamaria.morelli87: anke
si potrebbe essere una forma
mi è appena venuto in mente
e ti ho subito scritto...le cose le faccio molto di getto :P
DEBORA: io proporrei
annamaria.morelli87: ma non ho pensato bene a come poter collaborare
DEBORA: uno scambio d blog x1settimana....
annamaria.morelli87: si ma anke una collaborazione simultanea
dovremmo trovare un modo diverso e divertente
DEBORA: il tema?
annamaria.morelli87: più ke altro avevo proprio pensato a ricercare forme e modi di comunicare tra i più di versi
DEBORA: ok
annamaria.morelli87: tra nostre conoscenze colleghi
e ricerche sulla rete
DEBORA: tipo
annamaria.morelli87: non so... ad esempio io ho visto nell'urlo sotto le sue forme più diverse una voglia di comunicare le proprie emozioni
magari potremmo analizzare delle altre forme
ad esempio ho visto ke da te è presente la pittura
la musica
quadri inediti
da me i graffiti la poesia
potremmo lavorare a trovarne e proporne delle altre forme meno conosciute
e forse meno apprezzate
non so se riesco ad essere kiara, ma non ho le idee ben formulate neppure io :D
DEBORA: no, ho capito
è anche il mio intento
possiamo mettere 1
sorta d appello
annamaria.morelli87: potremmo iniziare diventando coautrici
DEBORA: ok
annamaria.morelli87: si...
io di appelli ne ho fatti tanti...
DEBORA: xsapere chi è interessato
ci danno materiale
annamaria.morelli87: ma è difficile trovare gente ke si interessi veramente
DEBORA: e c lavoriamo
LO SO!!
annamaria.morelli87: si si
brava è quello ke avevo in mente
DEBORA: ognuno da un punto d vista diverso
annamaria.morelli87: si
oltre al punto di vista diverso, proprio per condividere i diversi modi di comunicare
ed esprimersi
DEBORA: si
possiamo fare 1 documento condiviso
con qst appello
annamaria.morelli87: si per me va bene
creo ke sia il mezzo più giusto
DEBORA: che scriviamo?
annamaria.morelli87: innanzi tutto
però prima
dai un'okkiata al mio blog
DEBORA: OK
annamaria.morelli87: per vedere se ti piace il mio modo di lavorare
se troviamo un punto di accordo
allora possiamo iniziare annunciando la nostra collaborazione
DEBORA: ok
allora
ora devo andare
annamaria.morelli87: si
DEBORA: con calma m metto sul tuo blog
annamaria.morelli87: si si
DEBORA: scrivo il documento
se vuoi lo modifichi
annamaria.morelli87: pensaci in caso contattami e ci mettiamo d'accordo
DEBORA: e lo condividiamo
cn tutti
annamaria.morelli87: va bene
DEBORA: nel frattempo t rendo coautrice
annamaria.morelli87: ok
la stessa cosa faccio io
ke ne pensi se per annunciare la collaborazione e l'inizio del nuovo lavoro
pubblichiamo questa conversazione sui rispettivi blog
DEBORA: ok
annamaria.morelli87: ...sarebbe una cosa diversa dal solito post
DEBORA: ma io x
promuoverla
farei anche proprio 1
scambio d gestione blog
è divertente!!
martedì 23 giugno 2009
giovedì 11 giugno 2009
COMUNICARTE artista di strada
Allo stesso modo COMUNICARTE non rimarrà ristretto e raggomitolato tra i layout di un blog.
(e ora godetevi queto happening stupendo)
lunedì 1 giugno 2009
Il risveglio dopo la caduta
Il quadro che vedete risale a circa due anni fa, al termine del primo anno di università.
E’ la mia prima tela… Non è il mio primo disegno. Avevo, da quando ero bambina, abbozzato complessi di forme cariche di significati resi spesso relazionando colori e linee, humus di un universo mai definitivo.Ho notato che ci fossero per alcuni disegni (realizzati a partire dai 12, 13 anni) una grande varietà di interpretazioni, al di là della mia intenzione e dei contenuti personali che erano emersi sulla tela.
La pittura ha terminato di essere imitativa da tempo, e , intuitivamente (qualche specialista potrà smentire quel che dico) mi sono resa conto della cresciuta iconicità dei miei disegni…
Credo che la strada dell’iconicità sia però percorribile sia in un senso crescente che decrescente, e verso una maggiore e verso una minore somiglianza agli oggetti (dinamici) del mondo.
Dicevo che è solo negli ultimi anni che ho deciso di cimentarmi, di sperimentare anche con materiali inconsueti la mia rudimentale inclinazione nel senso delle immagini.
Non so quale sia il risultato, e non ci penso ormai da un po’.
Inizialmente credi di stare dando vita a qualcosa che possa essere una novità, o, per lo meno, nutri un briciolo di aspirazione in questo senso.
Tuttavia, credo che, in questo caso, mi abbia animata l’esigenza di esorcizzare l’indignazione per aver fatto qualcosa che andasse contro la morale inculcata da mia madre.
Ecco che il giorno dopo si configura come un “Risveglio dopo la caduta” (titolo del quadro).
Per entrare nella tela non è difficile collocarsi immediatamente in una prospettiva dal basso (dalla mano che emerge in fondo) e che ho voluto rendere nella configurazione che prende nel momento in cui ci capita di giocare con la luce, e, restringendo la pupilla, ci concentriamo sulla visione di catturarla, quasi di stringerla fra i polpastrelli delle nostre dita.
Questa illusione ottica (forse non immediatamente chiara) “avviene” ogni volta che mi rivedo lì sdraiata sul letto(di cui si vedono solo i piedi) in uno stato tra il sonno e la veglia, a sentirmi ancora fortemente turbata da quanto mi fosse successo la notte prima.
Tanto turbata da non voler vedere (occhi cancellati) e da trovarmi coercitivamente (il nastro adesivo) a dover sorridere comunque ( è un sorriso tirato dal nastro blu, e i lacci blu ne discendono dilatati). Quell’abbozzo di viso (perché non si può dire sia un volto ben definito in tutte le sue parti) sembra intaccato (perché tra il sonno e la veglia gli elementi della realtà che conosciamo sono confusi, ibridi) da questa sostanza blu, collante, alla quale si trova appesa la farfalla ( c’è una ricca simbologia circa questo bellissimo animale).
Perché la farfalla? Essa rappresenta in questo caso la fragilità della felicità umana, e, nello specifico, la fuggevolezza della purezza di quand’ero fanciulla…
Vorrei riafferrarla o schiacciarla (si trova fra i polpastrelli delle dita)…
A fianco si può vedere la reale espressione del mio volto: una bocca spalancata e un occhio dilatato a rappresentare lo sdegno per un contenuto doloroso che ancora aleggia al momento del risveglio.
Della stanza sono visibili solo pochi elementi : in alto il soffitto instabile, fatto di crepe-ombre, e questo rosso che inonda l’atmosfera… è tutto surreale e ricco di contraddizioni del reale che si stagliano al limite fra il lucido e l’opaco della mia mente.
Grazie dello spazio che mi è stato offerto!
Giuseppina Mazzei