martedì 10 novembre 2009

Telefon Tel Aviv

Dedicato agli amanti di questo genere; e in memoria di Charles W. Cooper.

martedì 8 settembre 2009

consiglio x voi: IO?DRAMA


Pubblico questo video x farvi conoscere un comunicartista milanese (nonchè mio cugino....) Fabrizio degli Io?Drama...lui è quello al minuto 2 e 42 sec...CIAO!!

martedì 28 luglio 2009

Innanzitutto bel blog,mi piace molto,anche se sono dichiaratamente di parte, inquanto amante dell'arte in tutte le sue forme.L'arte non stanca,arricchisce sempre e dovrebbe essere rispettata un tantino di più,altrimenti continueremo a recare un grosso danno alla "civilisation".Francamente credo, che facendo una rapida analisi generale, nel 2009 l'arte sia un po' svalutata o forse sottovalutata.
Aggiungo a questo blog "un pezzo di comunicarte" appartenente ad un grande poeta-musicista.


insane summer nights


Ne approfitto x lasciare 1 post...un pò di pubblicità per l'iniziativa che l'associazione di cui faccio parte e il pub in cui lavoro hanno lanciato anche quest'anno: le INSANE SUMMER NIGHTS...lascio qui la locandina per quelli interessati...che ovviamente vivono dalle parti di scalea...


CIAO!buona estate!

VAMPIRE WEEKEND

Il GRUPPO NON LO CONOSCO BENE...LA CANZONE NON è CHISSà CHE...MA IL VIDEO è DIVERTENTE!!!! VE LO PROPONGO


sabato 4 luglio 2009

Voleva far conoscere i suoi urli al mondo. Li ha sviluppati.


Ancora non avevo proposto la fotografia come ShOuT. Certo ce ne sono tante, ma qualche giorno fa leggevo...
David LaChapelle(1963). Il suo primo lavoro fotografico viene pubblicato da "Details" e già mette in luce le sue caratteristiche: colori forti, irriverenza e provocazione. La sua è una formazione sul campo che risente profondamente del rock, del pop, del cyber.

Il suo lavoro si colloca perfettamente nella nostra società dell'immagine, in cui il messaggio deve essere URLATO per emergere per essere, quindi, notato.


Immagini/messaggi sui muri, figli di due genitori?
Oltre ad apprezzare il suo lavoro mi sono chiesta:
Sarà quest'ultima affermazione lo stesso principio che spinge i graffitari o imbrattatori o più in generale coloro i quali colorano i muri delle città, ad agire?!? Per essere notati, per non far cadere il loro ShOuT nell'anonimato.
Potrebbe essere un'ipotesi da valutare quella secondo cui la loro forma d'arte non è figlia della pittura, o meglio non è SOLO figlia della pittura, ma ha due genitori, l'altro è la fotografia. Infondo sui muri osserviamo stralci di vita quotidiana reinterpretati secondo le proprie tecniche e il proprio stato d'animo. Difficilmente vediamo messaggi/immagini che si riferiscno ad un periodo storico diverso da quello attuale, che non siano influenzati dalla situazione odierna.Il più delle volte, inoltre, COLGONO L'ATTIMO, vengono realizzate nel momento in cui vengono pensate o viceversa, così come la fotografia amatoriale o più spontanea.

giovedì 2 luglio 2009

MuRaLeS

Gridano fra 4 mura sperando che qualcuno li ascolti





O SEMPLICEMENTE IMBRATTANO ?
Da notare che non si tratta di "gaffitari" ! Ma, poi, c'è differenza?!?

lunedì 29 giugno 2009

LA CONVERSAZIONE DALLA QUALE NASCERA' IL PROSSIMO PROGETTO DI COMUNICARTE!

annamaria.morelli87: scusami se ti disturbo
Ho una proposta da farti

DEBORA: dimmi


annamaria.morelli87: non so se hai letto il commento ke ho fatto sul tuo blog


DEBORA: si


annamaria.morelli87: cmq mi è piaciuto


DEBORA: più d uno se nn sbaglio....


annamaria.morelli87: ok
si , tra le varie cose
ho detto ke condividevo con te l'interesse per la comunicazione


DEBORA: si


annamaria.morelli87: attraverso le diverse forme di arte


DEBORA: si


annamaria.morelli87: usate quasi come una "valvola di sfogo"
..passami il termine



DEBORA: sisi
capito
espressione


annamaria.morelli87: visto ke entrambe siamo alla ricerca di materiale e sopratutto di COLLABORAZIONE


DEBORA: si


annamaria.morelli87: per arricchire il contenuto del blog


DEBORA: si


annamaria.morelli87: e renderlo dinamico
ti propongo una sorta di collaborazione



DEBORA: dimmi


annamaria.morelli87: uno scambio di punti di vista
nuove forme di espressione


DEBORA: ma sottoforma di post
cioè diventiamo coautrici
l'1 dell'altra????


annamaria.morelli87: anke
si potrebbe essere una forma
mi è appena venuto in mente
e ti ho subito scritto...le cose le faccio molto di getto :P



DEBORA: io proporrei


annamaria.morelli87: ma non ho pensato bene a come poter collaborare


DEBORA: uno scambio d blog x1settimana....


annamaria.morelli87: si ma anke una collaborazione simultanea
dovremmo trovare un modo diverso e divertente


DEBORA: il tema?


annamaria.morelli87: più ke altro avevo proprio pensato a ricercare forme e modi di comunicare tra i più di versi


DEBORA: ok


annamaria.morelli87: tra nostre conoscenze colleghi
e ricerche sulla rete



DEBORA: tipo


annamaria.morelli87: non so... ad esempio io ho visto nell'urlo sotto le sue forme più diverse una voglia di comunicare le proprie emozioni
magari potremmo analizzare delle altre forme
ad esempio ho visto ke da te è presente la pittura
la musica
quadri inediti
da me i graffiti la poesia
potremmo lavorare a trovarne e proporne delle altre forme meno conosciute
e forse meno apprezzate
non so se riesco ad essere kiara, ma non ho le idee ben formulate neppure io :D


DEBORA: no, ho capito
è anche il mio intento
possiamo mettere 1
sorta d appello


annamaria.morelli87: potremmo iniziare diventando coautrici


DEBORA: ok


annamaria.morelli87: si...
io di appelli ne ho fatti tanti...


DEBORA: xsapere chi è interessato
ci danno materiale


annamaria.morelli87: ma è difficile trovare gente ke si interessi veramente


DEBORA: e c lavoriamo
LO SO!!


annamaria.morelli87: si si
brava è quello ke avevo in mente



DEBORA: ognuno da un punto d vista diverso


annamaria.morelli87: si
oltre al punto di vista diverso, proprio per condividere i diversi modi di comunicare
ed esprimersi



DEBORA: si
possiamo fare 1 documento condiviso
con qst appello


annamaria.morelli87: si per me va bene
creo ke sia il mezzo più giusto



DEBORA: che scriviamo?


annamaria.morelli87: innanzi tutto
però prima
dai un'okkiata al mio blog


DEBORA: OK


annamaria.morelli87: per vedere se ti piace il mio modo di lavorare
se troviamo un punto di accordo
allora possiamo iniziare annunciando la nostra collaborazione


DEBORA: ok
allora
ora devo andare


annamaria.morelli87: si


DEBORA: con calma m metto sul tuo blog


annamaria.morelli87: si si


DEBORA: scrivo il documento
se vuoi lo modifichi


annamaria.morelli87: pensaci in caso contattami e ci mettiamo d'accordo


DEBORA: e lo condividiamo
cn tutti


annamaria.morelli87: va bene


DEBORA: nel frattempo t rendo coautrice


annamaria.morelli87: ok
la stessa cosa faccio io
ke ne pensi se per annunciare la collaborazione e l'inizio del nuovo lavoro
pubblichiamo questa conversazione sui rispettivi blog



DEBORA: ok


annamaria.morelli87: ...sarebbe una cosa diversa dal solito post


DEBORA: ma io x
promuoverla
farei anche proprio 1
scambio d gestione blog
è divertente!!

giovedì 11 giugno 2009

COMUNICARTE artista di strada

La loro forma di comunicazione non si ferma alla performance (o happening, alcune volte), ma mira ad attirare l'attenzione dei "signori grigi" quelli che non hanno mai tempo per nulla che non produca. Il loro amore per l'esecuzione musicale và oltre le affermazioni grigie come "trova un lavoro", "trova un altro posto", "trova un altro modo per far capire che vali".
Allo stesso modo COMUNICARTE non rimarrà ristretto e raggomitolato tra i layout di un blog.
(e ora godetevi queto happening stupendo)

lunedì 1 giugno 2009

Il risveglio dopo la caduta


Il quadro che vedete risale a circa due anni fa, al termine del primo anno di università.

E’ la mia prima tela… Non è il mio primo disegno. Avevo, da quando ero bambina, abbozzato complessi di forme cariche di significati resi spesso relazionando colori e linee, humus di un universo mai definitivo.Ho notato che ci fossero per alcuni disegni (realizzati a partire dai 12, 13 anni) una grande varietà di interpretazioni, al di là della mia intenzione e dei contenuti personali che erano emersi sulla tela.

La pittura ha terminato di essere imitativa da tempo, e , intuitivamente (qualche specialista potrà smentire quel che dico) mi sono resa conto della cresciuta iconicità dei miei disegni…

Credo che la strada dell’iconicità sia però percorribile sia in un senso crescente che decrescente, e verso una maggiore e verso una minore somiglianza agli oggetti (dinamici) del mondo.

Dicevo che è solo negli ultimi anni che ho deciso di cimentarmi, di sperimentare anche con materiali inconsueti la mia rudimentale inclinazione nel senso delle immagini.

Non so quale sia il risultato, e non ci penso ormai da un po’.

Inizialmente credi di stare dando vita a qualcosa che possa essere una novità, o, per lo meno, nutri un briciolo di aspirazione in questo senso.

Tuttavia, credo che, in questo caso, mi abbia animata l’esigenza di esorcizzare l’indignazione per aver fatto qualcosa che andasse contro la morale inculcata da mia madre.

Ecco che il giorno dopo si configura come un “Risveglio dopo la caduta” (titolo del quadro).

Per entrare nella tela non è difficile collocarsi immediatamente in una prospettiva dal basso (dalla mano che emerge in fondo) e che ho voluto rendere nella configurazione che prende nel momento in cui ci capita di giocare con la luce, e, restringendo la pupilla, ci concentriamo sulla visione di catturarla, quasi di stringerla fra i polpastrelli delle nostre dita.

Questa illusione ottica (forse non immediatamente chiara) “avviene” ogni volta che mi rivedo lì sdraiata sul letto(di cui si vedono solo i piedi) in uno stato tra il sonno e la veglia, a sentirmi ancora fortemente turbata da quanto mi fosse successo la notte prima.

Tanto turbata da non voler vedere (occhi cancellati) e da trovarmi coercitivamente (il nastro adesivo) a dover sorridere comunque ( è un sorriso tirato dal nastro blu, e i lacci blu ne discendono dilatati). Quell’abbozzo di viso (perché non si può dire sia un volto ben definito in tutte le sue parti) sembra intaccato (perché tra il sonno e la veglia gli elementi della realtà che conosciamo sono confusi, ibridi) da questa sostanza blu, collante, alla quale si trova appesa la farfalla ( c’è una ricca simbologia circa questo bellissimo animale).

Perché la farfalla? Essa rappresenta in questo caso la fragilità della felicità umana, e, nello specifico, la fuggevolezza della purezza di quand’ero fanciulla…

Vorrei riafferrarla o schiacciarla (si trova fra i polpastrelli delle dita)…

A fianco si può vedere la reale espressione del mio volto: una bocca spalancata e un occhio dilatato a rappresentare lo sdegno per un contenuto doloroso che ancora aleggia al momento del risveglio.

Della stanza sono visibili solo pochi elementi : in alto il soffitto instabile, fatto di crepe-ombre, e questo rosso che inonda l’atmosfera… è tutto surreale e ricco di contraddizioni del reale che si stagliano al limite fra il lucido e l’opaco della mia mente.


Grazie dello spazio che mi è stato offerto!


Giuseppina Mazzei

sabato 30 maggio 2009

UNA SBIRCIATINA...









Ho accettato la proposta di Debora di diventare una collaboratrice del suo blog perchè credo che l'arte faccia parte di ognuno di noi in fondo..e non mi riferisco solo all'arte come la creatività altrui che diventa di pubblica fruizione e ammirazione, ma ad una forma di creatività che alberga in noi.Ovviamente ci sono persone che esercitano questa facoltà creativa in modo del tutto innovativo,brillante..i veri artisti sono ben pochi in realtà.
Ma se ci pensate forse il periodo più creativo della nostra esistenza è quello della fanciullezza..da bambini siamo immersi in un mondo fantastico fatto di immaginazione,letteralmente creato..ai bambini basta poco per giocare..un bastoncino diventa una spada,la terra diventa caffè o cioccolato..e così via.
"La sola abitudine che bisogna lasciar prendere ad un bimbo è di non prenderne nessuna" citava Jean-Jacques Rousseau , io invece al posto della parola "prenderne" sostituirei la parola "perderne".
Poi si diventa grandi e la nostra vita diventa talmente impegnata e concreta che non ci viene più così facile ..
Tuttavia non bisogna generalizzare..molte altre persone invece lo trovano eccome il tempo,alcune lo fanno diventare un lavoro,altre un hobby..
Io ho sempre provato una certa curiosità verso l'arte fin da bambina..mi piaceva e mi piace molto disegnare,anche se poi ho intrapreso studi diversi.All'università ho scoperto invece la Fotografia,e a proposito di questa vi voglio far dare una sbirciatina a delle foto che ho scattato in vista dell'esame che ho sostenuto l'anno scorso(quelle che sono in alto!).Non sono foto che piacciono a tutti e neanche lo pretendo..voglio solo rendervi partecipi!


Miriam Lupia



lunedì 18 maggio 2009

FALLACI SIMMETRIE



Ho dipinto questo quadro l'estate scorsa. Non che io sia solito dipingere, però quando mi viene l'ispirazione qualcosa di buono esce fuori!
Tutta l'arte, credo ci possa aiutare ad esprimere alcune cose che con le parole a volte è molto complicato, se non impossibile!
Qui ho voluto rappresentare uno stato d'animo confuso, incerto, perplesso.
Chi lo ha visto ha subito detto: "il bigbang?", "il caos?", "un parto?", o ancora "il trapasso?": a nessuno ho detto che si sbagliava! Ad ognuno riesce a comunicare qualcosa di unico e irripetibile! Per me è tutto questo, e anche di più: rappresenta la precaria esistenza in questo mondo, in cui tutto sembra esser calcolato; a volte però, in una frazione di secondo, le sue simmetrie rischiano di collassare e di causare un'implosione, facendoci sprofondare nel nulla! Lo spiraglio centrale rappresenta l'unica salvezza: èl'unica cosa per cui vale la pena lottare, l'unica cosa che ci permette di sperare e di poter arrivare al nostro obiettivo, sebbene la spirale del buio cerchi di afferrarci da ogni lato!
Gaetano Moraca

domenica 10 maggio 2009

Andar per fiabe

Vi consiglio la lettura di un cocktail di fiabe: la forma di comunicarte scelta è il videofilmato, l'intento è quello di recuperare l'aspetto ludico- fantastico- creativo della fiaba classica, utilizzando il linguaggio delle immagini "filmiche" e scoprendo diversi modi di rappresentare la realtà...

sabato 2 maggio 2009

Comincio con me...2



Questa è la mia tela, ho scelto ANNA come nome perchè è un palindromo, e come questo nome si può leggere da due versi, così la mia tela ha diversi modi di lettura.
Il tema che portai per l'esame era "La Maschera", l'idea di questo lavoro ricordo che mi balzò in mente mentre cercavo di prender sonno. Mi misi seduta sul letto, cercai un pezzo di carta e qualcosa per scrivere e mi venne fuori questo profilo che da una parte si leggeva come triste e da quella opposta come felice. Fu la prima (ed unica, fin ora) volta che mi dedicai al disegno, su tela poi!
Sullo sfondo c'è un puntino bianco luminoso che irradia anche il viso del soggetto, l'ho aggiunto successivamente. Stranamente mentre ideavo il disegno, il suo senso è cambiato da solo, così ho preferito dargli una duplice descrizione. Da che "Anna" portava una maschera, quindi mentiva per nascondere la sua tristezza, allo stesso tempo mi sono trovata però a darle questa maschera come motivo di speranza, come cura alla sua tristezza. All'inizio era abbattuta e la sua unica arma era nascondersi, successivamente questa sua arma la riconosce come soluzione e vede la speranza attraverso lo spiraglio. Questa qui è la maschera felice che ha il potere di far scorgere la speranza ad Anna...Possiamo dire che praticamente ha aderito così bene al suo viso che è scomparsa perchè non era più necessaria (ma ancora non mi spiego come abbia fatto). Ed anche la lacrima si trasforma in un punto esclamativo, in sorpresa, per questa inspiegabile metamorfosi.Infine ho scelto il verde e il magenta perchè sono colori complementari, perchè mi piacciono molto e mi rispecchiano. Il verde poi è il colore del bosco, un luogo in cui non è difficile perdersi, allo stesso tempo però si dice che sia il colore della speranza. Il magenta ha una duplice funzione: fa da capelli e da cornice. Mi è risultato difficile dar duplice funzione anche allo zigomo, non essendo abituata a diegnare non sapevo come farlo combaciare nei due volti; ed anche per questo, ho ricavato l'orecchio da un ricciolo.Queste rifiniture viola sono puramente ornamentali, le ho scelte per non lasciare la sensazione del vuoto, e poi volevo che indicassero il riflesso sui capelli. Sempre per lo stesso discorso, ho preferito aggiungere una frase che parla della maschera.
Non nascondo che ho ricevuto anche l'aiuto di mio fratello, il quale (dopo anni!) mi ha incoraggiata e dato consigli.

Comincio con me..

Ho sempre avuto l'amore per gi scatti, fermare un'immagine, cercare un messaggio in essa, creare una composizione piacevole all'occhio e racchiuderla in uno scatto, creare un'immagine enigmatica o semplicemente studiare un soggetto per catturarlo e farlo mio con la legittimità della macchina fotografica.
Senz'altro non mi reputo nè mi sento artista, ma c'è qualcosa che mi spinge a trattenere prepotentemente l'attimo che mi compare davanti, che se mi sfugge riesce a rendermi insoddisfatta per non esser riuscita a bloccarlo (logicamente nulla di così forte da devastami!).
Ad essere sincera, quando ero piccola mio fratello mi scoraggiava sempre, lui sapeva disegnare meglio di me, e per un lunghissimo periodo ho lasciato stare, gli artisti in casa mia erano tutti e tre i miei fratelli, ma io no! Poi per esigenza, all'esame di Stato decisi di fare una tela.
Da quando ho comprato la fotocamera ho dato sfogo a tutti gli esperimenti possibili che mi passavano per la testa (sempre nei limiti della mia macchinetta), e il mese scorso ho esposto una composizione di scatti durante una festa organizzata da Insanearea, nel mio paese. Non tutti mi hanno detto che le mie foto erano belle, ma questo l'ho preso come un motivo in più per migliorarmi, avere nuove idee e conoscere nuove tecniche.

L'idea è questa...

...mettere assieme tutti i frutti delle nostre idee per confrontarci e darci spunti a vicenda, ma SOPRATTUTTO per dar prova che queste nostre passioni non sono perdite di tempo bensì un lavoro, il cui scopo principale è lanciare un messaggio, denunciare, render noto qualcosa, condividere le proprie scoperte, o semplicemente creare. Tutto quello che si può fare attraverso strumenti di ogni tipo è materia nostra.
Pensate a quelli che hanno lanciato sterco sui pavimenti di uno dei ristoranti più chic di Torino per attaccare il lusso ed i Centri idetificazione espulsione!! (intendo inserire atti meno estremi, qualcosa di più leggero, è solo un esempio per far comprendere le mille facce della comunicazione!)